44ª edizione 2018, News

Bekele e Incerti vincono la 44ª Corrida di San Geminiano. La Fratellanza brinda con Francesca Bertoni (terza) e Simone Colombini primo italiano e quinto assoluto

-Modena-

Quanti numeri e aneddoti hanno caratterizzato l’edizione 2018 della Corrida di San Geminiano, una grande festa sportiva che ha scosso il pomeriggio del Santo Patrono con diecimila piedi attivi di corsa. A dire la loro nella gara internazionale sono stati oltre 700 competitivi (di cui 665 classificati) un numero considerevole per una edizione feriale della Corrida, mentre la festa di tutti i non competitivi ha coinvolto 5.000 persone.

Il ministro Lorenzin: “siete un inno alla salute”. Sulla partenza, assieme al sindaco Muzzarelli, all’assessore Guerzoni, a Fornaciari (BPER Banca) e Grosoli (Aceto del Duca) e tante altre autorità, è apparsa per un saluto il ministro della salute Beatrice Lorenzin: “Modena risponde alla grande con la Corrida all’esigenza di movimento e di benessere. Questo è un bell’inno alla salute.”

La corsa. Ci sono gare combattute sino all’ultimo metro, con volate avvincenti che tengono il fiato sospeso sino all’ultimo chilometro. Altre invece dove l’egemonia di un atleta, prevale sulla forza degli altri. Ieri le abbiamo viste entrambe : l’assolo maschile di Bekele, e la rimonta avvincente della Incerti.

Haile Bekele: un assolo vincente. Era il favorito sin dalla vigilia, con la sua corsa elegante e la sua vivacità che da inizio anno lo hanno contraddistinto nelle vittorie tra cross (vincitore al Vallagarina), indoor (record nei 3.000 a Ostrava) e la strada con la vittoria alla Corrida di San Geminiano. Ha da subito fatto sul serio l’etiope, che da metà gara in poi ha corso in testa tagliando il traguardo in 38’17” un minuto e mezzo prima di tutti gli avversari. A seguirlo quattro africani: i ruandesi Pontien Ntawuyirushintege e Primien Manirafasha arrivati in volata rispettivamente secondo(39’44”) e terzo (39’49”) seguiti dal marocchino Youness Zitouni (quarto sul traguardo in 40’04”) e dal keniano Samson Mungai Kagia (sesto all’arrivo in 40’52”).

Colombini il primo italiano: è quinto all’arrivo. Ma la cronaca modenese cade sulla prova di Simone Colombini, molto atteso alla vigilia assieme al compagno di allenamenti Alessandro Giacobazzi, entrambi con i colori della Fratellanza 1874. Sino a metà gara i due hanno tirato il gruppo degli inseguitori alternandosi a dare il ritmo in sesta e settima posizione. Poi Alessandro ha capito che purtroppo la gamba non girava come desiderava così Simone ha preso il largo provando l’inseguimento poi riuscito del keniano Kagia. L’applauso del NoviSad è stato tutto per Simone Colombini, che dopo il 16° posto della passata edizione, ha siglato un quinto posto di grande prestigio con il tempo di 40’37”.

Sono a dir poco soddisfatto –le parole di Simone a caldo- perché la Corrida ha un fascino incredibile e poter entrare nella storia di questa corsa come primo italiano e quinto assoluto è una grande cosa. “. Un sguardo un po’ triste quello di Giacobazzi che invece ha vissuto una giornata no, tagliando in ottava posizione (41’57”): “Le gambe stamattina non andavano –ha confessato il pavullese- anche se venivo da un periodo di gran allenamento, ci tenevo a correre da protagonista oggi. Sono dispiaciuto e spero di rifarmi la prossima gara.”.

Anna Incerti dieci anni dopo il record: la Corrida è ancora sua. Tornata a Modena esattamente dieci anni dopo il grande exploit del 2008,  con record femminile portato ad un impressionante 42’28, Anna Incerti  è tornata sotto la Ghirlandina per tornare a lasciare un segno di se. Una gara davvero intelligente quella dell’azzurra campionessa europea di mezza maratona (Barcellona, 2010), che nella seconda parte ci gara ha rimontato la keniana Jeruto Lagat , riuscendo a strapparle la testa della corsa e tagliando il traguardo da vincitrice con il tempo finale di 45’27”.

Tornare a Modena è stata la scelta giusta- ha detto la Incerti- perché di questa corsa avevo un grande ricordo e sapevo che le emozioni vissute qua erano diverse da tante altre corse. Tornare a vincere è poi stato ancora più bello”.

Francesca Bertoni: dopo 4 mesi di stop per infortunio, rientra al terzo posto. Un esordio stagionale del tutto delicato per Francesca Bertoni, che nella Corrida di San Geminiano aveva deciso il suo simbolico rientro alle corse, anche se la gara di oggi era stata impostata dal prof. Gigliotti come un allenamento. Ed invece Francesca dopo metà corsa ha visto che le sensazioni erano buone ed ha ingranato una progressione che l’ha vista tagliare il traguardo in terza posizione. “Un ottimo test oggi –ha detto Francesca- perché dopo 4 mesi di stop è davvero bello rientrare a gareggiare. Spero che Corrida sia di buon auspicio per la stagione, perché voglio mettere alle spalle l’infortunio e pensare al futuro di questo 2018.”

Tanta Modena tra i top runners. Colombini, Giacobazzi e Bertoni non sono stati i soli modenesi a mettersi in mostra. Nella top 10 maschile è entrato anche Riccardo Tamassia (Fratellanza 1874) mentre in quella femminile Francesca Giacobazzi (Fratellanza 1874), settima sul traguardo. Se poi allarghiamo l’orizzonte ai primi venti classificati maschili spuntano anche Tommaso Manfredini (11° Mds), Mohamed Moro (15° Fratellanza) e Antonio Santi (18° Fratellanza).

CorRIDIamo: festa per 100 runners. Bellissima l’atmosfera portata in Corrida dai ragazzi della CorRIDIamo, una iniziativa promossa dalla Fratellanza in collaborazione con alcune associazioni modenesi che lavorano a sostegno di famiglie con ragazzi speciali. Un centinaio i partecipanti distinti dalla t-shirt gialla fluo che hanno colorato e animato il percorso della MiniCorrida di 3km, facendo poi il tifo ai top runners durante l’ultimo chilometro.

 

 

Presidente Borsari: una festa che si rinnova. La Corrida di San Geminiano – ha commentato Maurizio Borsari, presidente della Fratellanza 1874- è una festa che si rinnova ogni 31 gennaio. Anche quest’anno migliaia di persone che sono scese lungo il percorso. Se posso segnalare un rammarico personale, è quello di vedere diversi partecipanti che corrono senza pettorale, che invece simboleggia un riconoscimento a tutta l’organizzazione, ed un sostegno all’attività di atletica leggera della Fratellanza 1874”.